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Supply Chain: cos’è?

Sei mai stato curioso di capire in che modo colossi come Amazon, McDonalds, Bayer gestiscono la produzione e la distribuzione di prodotti e/o servizi in tutto il mondo? E come il tutto avvenga in maniera rapida, efficace ed efficiente? Dietro tutto questo si nasconde la strategia ed anche un ottima ed efficace gestione del processo di Supply Chain. Immagino ora ti starai chiedendo cosa si intende per Supply Chain.

Bene, partiamo dalli basi. Con il termine Supply Chain letteralmente si intende “Catena di distribuzione o di approviggionamento”. Nello specific possiamo definire la Supply Chain come un sistema di organizzazioni, persone, attività, informazioni e risorse coinvolte in un processo volto a trasferire o fornire un prodotto o un servizio dal fornitore al cliente. Want to have a go with an individual’s lady luck giochi slot machine gratuiti.

Si tratta di un processo articolato e complesso che inizia con:

  1. L’individuazione delle materie prime: bisogna scegliere come, dove e quando reperire le materie prime necessarie alla produzione.

Continua con:

  1. La realizzazione del prodotto finito: l’uso delle materie prime necessarie per la fabbricazione del prodotto e/o servizio.

Per poi proseguire con:

  1. La gestione di magazzino del prodotto e si conclude con la fornitura del prodotto finale al cliente. In quest’ultimo caso parliamo di distribuzione; ovvero parliamo di tutte quelle operazioni che portano alla consegna di un determinato bene al cliente.

Leggendo ti sarai sicuramente reso conto che all’interno del processo della supply chain possiamo evidenziare diversi step e all’interno di ogni step possiamo allocare diverse figure professionali.

Una cosa è certa: più grande è l’azienda, maggiori sono i prodotti/servizi, più ampia sarà la catena di distribuzione e maggiori saranno le risorse coinvolte.

Ma è pur vero che all’interno di un mercato sempre più dinamico, digitale ed innovativo si sta delineando un nuovo concetto di Supply Chain che sia in grado di soddisfare le richieste di maggiore velocità, flessibilità, precisione ed efficienza.

Su questo sfondo possiamo individuare i nuovi elementi chiave di quella che potremmo definire la Supply Chain 4.0 che richiede una maggiore integrazione con le tecnologie innovative ed automatizzate. Grazie ai quali sarà possibile:

  • Avere un controllo in tempo reale di tutti i punti critici della catena di fornitura e prevenire le inefficienze prima che si verifichino
  • Costruire processi di fornitura stabili ed efficienti ottimizzando i tempi attraverso una standardizzazione dei prodotti e una maggiore integrazione con i fornitori.
  • Aumentare la stabilità della relazione e di conseguenza la reputazione presso i fornitori e la clientela
  • Automatizzare i processi attraverso strumenti di intelligenza artificiale

 

Il supply chain management: chi è e cosa fa?

Finora abbiamo parlato degli elementi e delle caratteristiche della catena di fornitura, ma chi coordina e gestisce tutte le attività della supply chain? Il Supply Chain Managment.

Il Supply Chain Managment (o SMC) è, di conseguenza, il coordinamento delle varie fasi che concorrono a creare la supply chain di un ente o di un’azienda, così da migliorare le prestazioni e l’efficienza dell’intero flusso di approvvigionamento risorse e stoccaggio di prodotti finiti.

Le attività che definiscono il supply chain management sono nove e solitamente si svolgono in quest’ordine:

  1. Marketing;
  2. Rapporti con i fornitori;
  3. Approvvigionamenti;
  4. Gestione e stoccaggio scorte materie prime;
  5. Produzione;
  6. Gestione e stoccaggio delle scorte di prodotti finiti;
  7. Gestione ordini d’acquisto;
  8. Gestione delle consegne;
  9. Logistica di ritorno.

Un manager di tale divisione ha il compito di coordinare e controllare tutti gli anelli della catena di fornitura con l’obiettivo si snellire il processo produttivo al fine di ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse.

Il SMC è quindi responsabile sia del settore produttivo, che distributivo che di vendita.

Nei reparti produttivi, il Supply Chain Managment si occupa di:

  • Pianificare gli approvvigionamenti
  • Valutare quali prodotti acquistare in base alle necessità e disponibilità aziendali entrando nel merito delle trattative
  • Gestire i flussi di materiali ai vari reparti produttivi.

Terminata la produzione, il Supply Manager si dedica alla gestione delle fasi di stoccaggio e distribuzione: organizza le spedizioni e il trasporto dei prodotti.

A queste attività pratiche vanno poi affiancate quelle di monitoraggio e controllo.

 Di fatti, un professionista qualificato deve essere in grado di analizzare i costi, le tempistiche, le prestazioni e i processi al fine di individuare possibili punti di miglioramento e ottimizzare al massimo le risorse.

    Quello del supply chain manager è un pacchetto di attività vario, dinamico, che richiede competenze tecniche per quanto riguarda la gestione dei costi, pianificazione della logistica e utilizzo di strumenti digitali.

    A queste competenze si affiancano diverse cosiddette soft skills: capacità organizzative, di comunicazione e di gestione degli imprevisti (in questo fanno da padroni problem solving ed efficienza).  La gestione della catena di fornitura riveste un’importanza strategica sempre maggiore nella creazione e nella proposizione di valore.

    Per diventare Supply Chain Manager non sono richiesti ad oggi titoli di studio particolari, né abilitazioni, né iscrizioni ad albi professionali; ma è preferibile possedere un background accademico economico e/o ingegneristico e seguire un percorso formativo ad hoc.

    A riguardo noi di Begear proponiamo un Master in SUPPLY CHAIN MANAGEMENT